Ma quanta neve sull’emisfero Nord!

Già nel periodo autunnale era emerso che l’emisfero Nord era coperto da una superficie inusuale di neve. Ne avevamo parlato qui.

Allora era la superficie totale innevata fuori norma. Successivamente il dato è rientrato in media giusto ad inizio dicembre, per poi scendere perfino sotto fino al periodo attuale. Tutto ciò non stupisce, in considerazione che quasi tutta l’area europea ha trascorso un inverno con temperature decisamente sopra media e di conseguenza con meno neve del solito. Nell’immagine qui sotto l’andamento dell’estensione della superficie innevata nell’emisfero Nord.

Tuttavia , se l’estensione non risulta affatto inusuale, anzi perfino inferiore alla media, il dato che balza all’occhio è quello del volume di neve. Osservando la tabella FMI di seguito, la massa totale di neve nell’emisfero settentrionale ha raggiunto 3 deviazioni standard sopra la media, indicando volumi di neve molto insoliti:

Questo dato complessivo, se analizzato per aree, evidenzia uno smisurato volume di neve oltre la media, soprattutto concentrato nel nord America:

In una e-mail, l’FMI conferma che questo è stato davvero “uno degli inverni più nevosi mai registrati” da quando sono iniziate le registrazioni (1979).

L’istituto sottolinea inoltre che l’inverno 2017-2018 è stato ancora più eccezionale e che l’inverno successivo (2018-2019) è stato ancora maggiore, con solo 1989, 1993, 1997 e 2001 che hanno registrato masse più elevate ai massimi stagionali.

Eppure solo pochi anni fa, ma c’è chi lo sostiene anche ora, si prevedeva che la neve presto sarebbe diventata un ricordo del passato. Nel 2013, The Guardian scriveva che l’ Artico sarebbe stato “libero dai ghiacci entro il 2015” a causa di un “impulso” di riscaldamento indotto da Metano e CO2 e una mancanza di nevicate e ghiaccio.

Nel 2000, l’ Independent scrisse che gli scienziati dell’Università dell’East Anglia avvertono che “i bambini non sapranno cos’è la neve”, dato che le la neve “sta iniziando a scomparire dalle nostre vite”….. Ma la tendenza sembra essere esattamente all’opposto.

Nell’immagine di copertina uno scorcio dell’Alhambra a Granada (gennaio 2007)

Fausto Cavalli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *